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sabato 31 marzo 2012

Rembrandt. Incidere la luce - i capolavori della grafica

Di Giorgia

Rembrandt. Incidere la luce - I capolavori della grafica.

17 marzo – 1 luglio 2012

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Morte di Maria, Dürer (1510)  e  Morte della Vergine, Rembrandt (1639)

Autoritratto alla finestra (1648)
Ecco una mostra per poter ammirare la produzione grafica di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669), grande pittore ma anche elegantissimo incisore, considerando che la sua produzione artistica comprende circa 400 dipinti, 300 incisioni e un gran numero di disegni. Spesso utilizzò proprio la tecnica dell'incisione per meglio esprimere nei suoi lavori un'intensa partecipazione emotiva, in particolare nelle opere che trattano di povertà e vecchiaia, due tematiche spesso affrontate dagli artisti olandesi nel periodo successivo alla guerra dei trent'anni che di miseria e abbruttimento ne aveva creato molto.

Non si sa chi esattamente insegnò a Rembrandt la pratica dell'incisione , certo è che imparò a padroneggiarla perfettamente, prediligendo la creazione di opere di piccolo formato, anche se si conoscono prevalentemente lavori di grande dimensione. Affrontò con questa tecnica tutti i temi trattati con la pittura tradizionale, utilizzando la sua grande capacità nel saper "imbrigliare" la luce piegandola ai suoi desideri, seguendo la via aperta dal Caravaggio, dalle scene sacre, ai paesaggi ai ritratti.

Autoritratto con la sciarpa al collo (1633)

Fra i mostri sacri dell'incisione a cui certamente Rembrandt potè ispirarsi ci sono quelle del grande Albrecht Dürer (le due opere il alto, entrambe dedicate alla Morte della Vergine, mettono in evidenza le caratteristiche dei due Artisti)), di cui la mostra offre tre esempi proprio per sottolineare il legame tra i due incisori, certo fra i più grandi di sempre.
Tutte le opere esposte, molte mai mostrate al pubblico prima, provengono dalla Collezione del Marchese Malaspina, collezionista appassionato tra l'altro di stampe, che raccogleiendone un enorme numero ha saputo regalarci una visione di insieme molto importante della storia di questa particolare tecnica per il periodo che va dal 1400 fino al 1700 circa. 
Ritratto di Jan Six (1647).
Tra quelle presenti nell'esposizione alle Scuderie del Castello Visconteo potrete ammirare l’Autoritratto alla finestra (1648), l’Autoritratto con la sciarpa al collo (1633) o il ritratto di Jan Six (1647).

Ma forse la più celebre incisione del grande Rembrandt è un'acquaforte nota come La stampa dei 100 fiorini (1642-49), nome che le derivò dalla cifra iperbolica per l'epoca che fu pagata per averla (presente tra le opere esposte ). 
Il Cristo guaritore, vero titolo dell'opera, racconta un intero capitolo del Vangelo di Matteo (XIX) mettendo al centro di tutto la figura luminosa di Gesù che guarisce i malati mentre
<[...] i farisei discutono delle domande da porre [...] per poterlo confondere, i discepoli lo ascoltano e una madre conduco da lui il proprio figlio. 
Sullo sfondo della scena spunta dalla penombra un cammello[...]: è un'allusione alle parole di Cristo " E' più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco nel regno di Dio">(V. Sgarbi)

Buon sabato a tutti voi

Giorgia

Viale XI febbraio, 35 – 27100 Pavia

Orari: martedì, mercoledì, venerdì:10.00 – 13.00 / 15.00 -19.00 
ogni giovedì apertura fino alle 21.00 sabato, domenica e festivi: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 20.00 
lunedì chiuso
La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura delle sale espositive
Biglietti:
Intero: euro 7,00 Ridotto convenzionati: euro 6,00
Convenzionati con ingresso a euro 6,00 : feltrinelli, fondazione per leggere, ghislierimusica, abbonati trenord.
Ridotto per over 65, studenti universitari fino a 26 anni con tesserino, scuole e gruppi (min. 15 max. 30 persone), accompagnatori di disabili: euro 5,00. 
Gratuito: fino a 6 anni, giornalisti con tesserino, disabili, accompagnatori di disabili, guide di gruppi e scolaresche, guide abilitate gite, soci ICOM. 

5 commenti :

  1. Grazie della segnalazione! Una mostra imperdibile, speriamo di farcela...

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  2. da non perdere assolutamente.

    irene

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  3. si si! spero di esservi stata utile!!!

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  4. Oh come mi piacerebbe andare a Pavia a vederla.

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  5. Nel leggere pensavo che di fatto povertà e vecchiaia ti incidono dentro e quindi a maggior ragione è più facile pensare di sublimarle, fissandole artisticamente. Certo ci vogliono i mezzi per poter riuscire laddove i comuni mortali non potrebbero...ed è per questo che i Rembrandt sono rari nella storia dell'arte la stessa (arte) che apprezzo ancor di più quando non preferisce l'astrazione per raccontare un momento storico.
    Anche in questo sono rozzo vero?! :P ahahahahaahah
    Mi sarebbe piaciuto vederla questa...

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